InPratica

Dichiarazione di successione: cos’è, quando è obbligatoria e come si presenta

Dichiarazione di successione: scopri cos’è, chi deve farla, entro quando e con quali documenti, per evitare errori e problemi con l’Agenzia delle Entrate.

Cosa scoprirai in questo articolo

Cos’è la dichiarazione di successione

La dichiarazione di successione è l’atto formale con cui gli eredi comunicano all’Agenzia delle Entrate il trasferimento dei beni del defunto. Include beni immobili, conti correnti, azioni, titoli, aziende, quote societarie e altri elementi patrimoniali. Ha finalità fiscali (calcolo e versamento imposte di successione) e giuridiche (trasferimento dei beni agli eredi).

Quando è obbligatoria e quando si può evitare

È obbligatoria in presenza di: beni immobili intestati al defunto, conti bancari con saldo positivo, valore complessivo dell’eredità superiore a 100.000 euro, più di un erede coinvolto. Può essere evitata solo se: l’erede è unico e in linea retta (coniuge o figli), non ci sono immobili, il valore complessivo non supera i 100.000 euro. In ogni caso, è sempre consigliato verificare con un esperto per evitare omissioni.

Chi deve presentarla e con quali responsabilità

Sono obbligati a presentare la dichiarazione: gli eredi, i chiamati all’eredità che hanno accettato, i legatari, gli amministratori dell’eredità, gli esecutori testamentari. È sufficiente che uno solo tra questi soggetti presenti la dichiarazione, ma tutti gli eredi sono solidalmente responsabili per eventuali imposte non versate o dati omessi.

Quali beni devono essere dichiarati

Devono essere inseriti nella dichiarazione: immobili (case, terreni) con relative visure catastali, saldi di conti correnti, libretti e depositi, quote societarie o azioni, veicoli e natanti, TFR e indennità di fine rapporto, donazioni ricevute in vita, eventuali passività (mutui, debiti). Il valore complessivo determina l’eventuale imposta da versare.

Documenti da preparare per la presentazione

Per la dichiarazione sono necessari: certificato di morte, stato di famiglia del defunto, atto notorio o dichiarazione sostitutiva sugli eredi, documenti catastali, prova dei saldi bancari, copia testamento (se esiste), codici fiscali di tutti gli eredi, modelli F24 per il pagamento imposte ipocatastali. Tutti i documenti vanno forniti in formato digitale, se si procede con l’invio online.

Come funziona l’invio telematico della successione

L’invio può essere effettuato direttamente dall’erede con SPID e software dell’Agenzia delle Entrate oppure tramite un intermediario abilitato, come commercialisti o agenzie. Il vantaggio dell’invio telematico è la voltura catastale automatica, senza dover passare da ulteriori uffici. Al termine, viene rilasciata una ricevuta con numero di protocollo, che certifica l’avvenuta trasmissione.

FAQ

Quando è obbligatoria la dichiarazione di successione? Quando sono presenti immobili o l’eredità supera i 100.000 euro.

Chi deve presentarla? Almeno uno degli eredi, oppure un delegato autorizzato.

Cosa succede se non viene presentata? Si rischiano sanzioni fiscali, accertamenti e blocchi su volture o successioni future.

Si può fare da soli? Sì, ma serve SPID e competenza. È consigliabile affidarsi a un esperto per evitare errori.

Conclusione

La dichiarazione di successione è un adempimento fondamentale per regolarizzare il passaggio dei beni in caso di decesso. Va gestita con attenzione, documentazione corretta e nel rispetto delle scadenze. Se vuoi avere informazioni o chiarimenti su come presentare una successione, calcolare le imposte o trasmettere tutto in via telematica, contattaci: siamo a disposizione per accompagnarti in ogni fase, con competenza e precisione.